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L'apparato respiratorio del pesce funzino apocrifo
Come accennato poc'anzi, il pesce funzino apocrifo ha un apparato respiratorio decisamente superiore ai normali pesci fusiformi,
ragion per cui riesce a sopravvivere nello sconfinato Mare Mediterraneo.
La maggior parte dei pesci compie gli scambi gassosi attraverso branchie localizzate ai lati della faringe.
Ebbene, il funzino apocrifo presenta parecchie aperture branchiali (di norma ogni pesce è dotato di una solo
apertura per lato), ciascuna delle quali di elevato spessore.
Nei Teleostei ogni arco branchiale porta quattro branchie, ognuna delle quali è formata da quattro olobranchie,
a sua volta formata da due emibranchie. Queste sono costituite da filamenti sottili detti filamenti branchiali o lamelle primarie.
Su ogni lamella primaria sono fittamente allineate le lamelle secondarie; formazioni trasversali a forma di ripiegamenti semilunari
presenti sulla superficie dorsale o ventrale d’ogni lamella primaria o filamento branchiale. La parte libera d’ogni lamella primaria
diverge e s’incontra con le estremità libere delle lamelle primarie poste sugli archi branchiali adiacenti.
Dall’arco branchiale s’irradiano dei supporti osteo-cartilaginei (Raggi branchiali) delle lamelle primarie.
L’angolo dei raggi lamellari può essere variato grazie alla presenza di muscoli adduttori (regolano il grado di ventilazione delle lamelle).
Le superfici respiratorie delle lamelle sono riccamente vascolarizzate All’interno degli archi branchiali sono contenute le arterie branchiali
afferenti, che provengono dall’aorta ventrale, e le arterie branchiali efferenti che confluiscono nell’aorta dorsale.
Le arterie branchiali afferenti alle olobranchie, si ramificano ed ogni ramificazione corre lungo il margine opercolare
della lamella primaria generando i capillari delle lamelle secondarie.
Nel caso da noi studiato,
le branchie sono costituite da strutture filamentose vascolarizzate davvero molto ampie.
Il sangue confluisce nelle ramificazioni che corrono lungo il margine faringeo della lamella primaria alle olobranchie e poi
alle arterie branchiali efferenti.
Essendo appunto costituite da una grande larghezza rispetto
ad un normale pesce fusiforme, il pesce funzino apocrifo riesce a sopravvivere senza problemi nel Mar Mediterraneo.
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